Mentre realizzo un lavoro, e ci sono immersa in modo totalizzante, inizio a pensare a una nuova idea. È una sorta di processo di rilassamento dallo stress accumulato durante la produzione di quel lavoro. Pensare ad altro, possibilmente di molto distante, un soggetto che non ha nulla a che fare con quanto già trattato e che mi imponga un procedimento e uno stile diversi. Questa alternanza è un elemento fondamentale del mio modus operandi, un pieno e un vuoto che si rincorrono, un movimento evolutivo delpensierocreativo. Toccare qualcosa ed esplorarlo fino in fondo, poi andare altrove. (È come andare in vacanza lasciando un vecchio lavoro, fino a quando anche il nuovo stato necessiterà di una vacanza. E così via…).
Silvia Camporesi
Silvia Camporesi, nata a Forlì nel 1973, laureata in filosofia, vive e lavora a Forlì.
Attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano.
Dal 2003 tiene personali in Italia e all’estero – Terrestrial clues all’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006; Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007; La Terza Venezia alla Galleria Photographica fine art di Lugano nel 2011; À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec (CAN) nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta (Malta) nel 2013; Souvenir Universo alla z2o Sara Zanin Gallery di Roma nel 2013; Planasia al Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia nel 2014; Atlas Italiae all’Abbaye de Neumünster in Lussemburgo nel 2015.
Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera, Isola di San Servolo, Venezia nel 2005; Confini al PAC di Ferrara nel 2007; Con gli occhi, con la testa, col cuore al Mart di Rovereto nel 2012, Italia inside out a Palazzo della Ragione, Milano nel 2015.
Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; è fra i finalisti del Talent Prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013 e il premio Rotary di Artefiera 2015. Atlas Italiae è il suo terzo libro fotografico.
9 stampe cm 45 x 30
Edizione 3 di 3
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cm 70 x 130
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