Qui, altrove
Apprezzate da decine di anni a livello internazionale, ed esposte per la prima volta in Italia in maniera così vasta e organica, le fotografie di Pentti Sammallahti presenti nella retrospettiva sono il frutto di quarant’anni di lavoro, in quaranta Paesi differenti, volto a mostrare con semplicità ed esattezza gioia e mistero del mondo.
Definita, tra l’altro, “la fotografia musicale di un amante degli animali”, l’opera di Pentti Sammallahti sorprende e affascina per la stupefacente capacità di fondere l’estrema accuratezza della composizione con le leggi imperscrutabili del caso.
Animali, persone, paesaggi, scorci di natura e di città compongono tutti insieme una sinfonia visiva capace di cogliere, con un bianco e nero di nitida potenza narrativa, l’ineguagliabile verità di attimi che raccontano le cose con intensità, ironia, a tratti comicità.
Le oltre 120 opere di vario formato (da 9×12 a 60×90 centimetri) proposte alla Galleria del Cembalo costituiscono così uno sguardo ampio sull’opera di uno dei grandi protagonisti della fotografia contemporanea: scatti che dicono con convinzione e genio come parlare della natura sia anche, ogni volta, un’occasione per parlare di noi stessi.
Qui, altrove sarà anche l’occasione per presentare l’omonimo libro edito da Peliti Associati: l’unico volume retrospettivo sull’opera di Pentti Sammallahti, curato fin nei dettagli dallo stesso fotografo, il cui valore assoluto è riconosciuto nei diversi Paesi – Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e Finlandia – in cui è stato pubblicato.