Loc. Collecchio, 26 e 20.12.53-10.08.04 nascono dall’emergenza di analizzare due cambiamenti importanti della mia vita: la ristrutturazione radicale della mia casa natale e la scomparsa di mia madre.
Loc. Collecchio, 26 è un progetto realizzato attraverso la ricostruzione in cartoncino delle quattro stanze principali della mia casa di famiglia. Oltre ai mobili e agli oggetti a cui sono legata, gli ambienti sono abitati da tanti ritratti fotografici di me, in diverse età, che mia madre mi ha scattato all’interno dell’abitazione. L’opera è, quindi, un saluto e un omaggio alla casa che mi ha visto crescere.
20.12.53-10.08.04 nasce, invece, dal bisogno di entrare in tutte le foto nelle quali è ritratta mia madre e dove io, in origine, ero assente. Mi sono inserita nel modo più preciso possibile per rendere verosimile il mio sogno di poterle stare ancora accanto, di recuperare il tempo perso e proteggerla.
In entrambi i casi ho realizzato un personale album di famiglia ma se nel primo ho reinterpretato i ritratti che mia madre mi ha scattato in varie età e ho ripopolato gli ambienti con tanti ricordi sovrapposti, nel secondo sono intervenuta nel passato di mia madre per creare un dialogo, una sorta di collisione temporale tra presente e passato nella quale il mio ricordo di quel particolare momento non esisteva.
Moira Ricci
Moira Ricci nasce a Orbetello nel 1977. Vive e lavora in Italia. Il suo lavoro (fotografia, video, installazione), spesso d’impronta autobiografica, indaga i temi dell’identità individuale e sociale, della storia familiare, della casa e del legame originario con il territorio, intrecciando invenzione tecnologica a riscoperta dell’immagine di appartenenza popolare.
Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio Riccardo Pezza (2000), il Location1’s International Residency Program a New York (2007) e il Premio Gallarate Pezza (2009). È stata inoltre selezionata per il Discovery Award a Les Rencontres D’Arles Photographie (2009).
I suoi lavori sono stati esposti nelle personali Da buio a buio, Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara (2009) e Interfuit, galleria Artopia, Milano (2006).
Ha inoltre preso parte a varie mostre collettive tra cui Family Talk, Futura Centre for Contemporary Art, Praga (2012), Rewind, La Maison de La vache qui rit, Lons-le-Saunier, Francia (2010), Realtà manipolate. Come le immagini ridefiniscono il mondo, Palazzo Strozzi, Firenze (2009), Hors Pistes, Centre Pompidou, Parigi (2009), A Snake on a Tree, White Box, New York, (2008).
cm 30 x 45
Edizione 1 di 5 + 3AP
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cm 30 x 45
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cm 30 x 45
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cm 30 x 45
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cm 30 x 40
Edition 1/5+3AP
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cm 40 x 30
Edizione 1 di 5 + 3AP
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cm 40 x 30
Edizione 1 di 5 + 3AP
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cm 30 x 40
Edizione 1 di 5 + 3AP
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